Cellule staminali inalate promettono di sostituire i neuroni perduti.

Molte malattie del sistema nervoso centrale comportano la morte dei neuroni, teoricamente dunque, la sostituzione delle cellule morte dovrebbe migliorare i sintomi di disturbi degenerativi quali Parkinson, corea di Huntington, sclerosi laterale amiotrofica (SLA) e Alzheimer, così come in caso di tumore o ictus del cervello. Le future terapie con le cellule staminali ci potrebbero riuscire, anche se le prove della loro efficacia finora sono inconcludenti.

In ogni procedura di trapianto di cellule, l’organo dell’ospite, in questo caso, il cervello può respingere quelle nuove aggiunte. Inoltre, non è chiaro se le cellule trapiantate possono davvero integrarsi nel complesso dei circuiti neurali. Infine, le attuali procedure richiedono un intervento chirurgico molto invasivo, che può essere costoso e rischioso. La chirurgia può causare un’infiammazione neurale, e le cellule impiantate possono rapidamente morire.

La somministrazione intranasale può affrontare almeno alcuni di questi problemi. Il più importante di loro e che si elimina la necessità di un intervento chirurgico. Inoltre, alcune ricerche suggeriscono che le cellule staminali consegnate in modo intranasale sono “intelligenti” e non si diffondono attraverso il cervello indiscriminatamente, invece prendono di mira le cellule danneggiate.

Anche se è difficile prevedere quando la pratica medica adotterà questa terapia con le cellule staminali per il cervello, gli studi sugli animali hanno prodotto alcuni risultati promettenti. In una cavia di ratto con Parkinson, per esempio, il trattamento endonasale con cellule staminali ha migliorato la funzione motoria e sembra aver rallentato il deterioramento neurologico associato alla malattia.

3 commenti su “Cellule staminali inalate promettono di sostituire i neuroni perduti.”

  1. mi sembra che ci sia ancora molto da fare prima di poter sostituire le cellule nel cervello . Io personalmente che sono affetto dal Parkinson non da tremore ma irrigidimento e dolore soprattutto della gamba sinistra avendo 78 anni credo che non vedro’ applicato questo intervento ,qualora desse buoni risultati sulle cavie. Spero di sbagliarmi Un saluto Gandolfo

    1. Antonella ha perfettamente ragione. Io non ho detto che le cellule staminali non hanno un futuro ma che questo futuro è ancora lontano. C’è poi da considerare che questi neuroni morti provochino in tutti gli stessi problemi. Per esempio i miei neuroni provocano l’irrigidimento della gamba sinistra con dolore potente ma non tremo e inoltre – per quesro ringrazio DIO – il mio cervello funziona benissimo tanto che ho comiciato a scrivere ” I miei ricordi …..” partendo dalla primissima infanzia , 26 dicembre 1935 con il periodo più triste della guerra e di mia zia uccisa da un aereo americano per gioco.Saluti Igino Gandolfo

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