Staminali: Cellule Stap “contro” iPS, la verità!

Lo scienziato premio Nobel Shinya Yamanaka, di fronte a dei giornalisti a Kyoto, ha denigrato le “tre idee sbagliate” sulle cellule staminali pluripotenti indotte, meglio conosciute come iPS, cellule che lui ha sviluppato in relazione alle più recentemente scoperte cellule Stap.

Il professore della Kyoto University ha detto Lunedì che una delle idee sbagliate è che le cellule iPS hanno un rischio maggiore di sviluppare il cancro rispetto alle cellule Stap.

Mentre le iPS costituiscono da anni una valida alternativa alle cellule staminali embrionali – che portano con sé determinate sfide etiche – un team di ricercatori guidato da Haruko Obokata, un biologo presso il Centro Riken di Biologia dello Sviluppo a Kobe, ha di recente sviluppato le cellule Stap, o cellule stimulus-triggered acquisition of pluripotency.

Quello che è errato sono la miriade di rapporti che hanno concluso che tali cellule Stap sono più sicure delle cellule iPS“, ha detto Yamanaka . “Le cellule iPS annunciati nel lontano 2006 usando dei topi e le cellule iPS che vengono create oggi utilizzano delle tecniche completamente diverse. Trovo deplorevoli i recenti rapporti che sono stati fatti confrontando una tecnica così antica“.

Yamanaka, che lavora presso il Centro dell’Università di Kyoto per la ricerca e le applicazioni delle cellule iPS, ha aggiunto che la sicurezza di tali cellule – iPS – umane viene confermata nella ricerca clinica.

Le altre due idee sbagliate comprendono la descrizione che “l’efficienza produttiva” per le cellule iPS si aggira intorno allo 0,1%, contro il 30% per le cellule Stap, e che le cellule iPS sono considerate più difficili da progettare rispetto alle cellule Stap.

Ricordiamo che le cellule IPS sono “create” da cellule adulte di riprogrammazione attraverso l’introduzione di quattro geni in loro e vengono sviluppate da cellule umane e suine.

Secondo i rapporti c’è la preoccupazione che le cellule iPS siano più suscettibili al cancro una volta impiantate nel corpo, perché sono costruite attraverso dei cambiamenti genetici, mentre le cellule Stap, che non subiscono variazioni genetiche nella loro realizzazione, si ritiene che non rappresentino tale preoccupazione.

Secondo noi dovremo attendere ancora un po’ finché queste cellule Stap provino la propria affidabilità prima di decretare un chiaro “vincitore” tra le due alternative di trattamento staminale.

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