Le cellule staminali del seno e le loro “figlie” possono vivere per un lungo periodo e covare dei difetti genetici o danni che potrebbero portare eventualmente al cancro al seno, ci rivela una nuova ricerca medica.
I ricercatori provenienti dal Walter and Eliza Hall Institute di Melbourne hanno scoperto che le cellule staminali del seno e le loro “figlie” vivono molto più a lungo di quanto si pensasse, e sono attivi in pubertà e per tutta la vita.
“Dato che queste cellule staminali – e le loro cellule progenitrici – possono sopravvivere per così tanto tempo e sono in grado di auto rinnovarsi, probabili danni al loro codice genetico potrebbero portare al cancro al seno ben 10 o 20 anni dopo” ci svela il professor Geoff Lindeman.
Il suo team ha scoperto che queste cellule staminali del seno sostengono attivamente i tessuti del seno per la maggior parte della vita di un individuo e contribuiscono a tutte le fasi di sviluppo del seno; La loro ricerca è stata pubblicata sulla rivista Nature.
La scoperta ha come parte integrante di individuare le “cellule di origine” del cancro al seno mentre la continua ricerca prova a sviluppare nuovi trattamenti e processi diagnostici della malattia tumorale.
“Speriamo che tutto ciò porti allo sviluppo di nuovi trattamenti e strategie diagnostiche specie in ambiente clinico onde aiutare in futuro le donne con cancro al seno” si legge nello studio.
Secondo il co-ricercatore, il professor Jane Visvader, riuscire a capire la gerarchia e lo sviluppo delle cellule del seno è stato fondamentale per identificare le cellule che danno origine al cancro al seno, e di come e perché queste cellule diventano cancerose.
Infine Il progetto di ricerca dovrebbe anche confermare che le cellule staminali del seno sono delle “vere” cellule staminali e cioè capaci di rinnovare se stesse e diversificarsi in tutte le cellule della ghiandola mammaria.