Staminali e intestino artificiale

Presto per molte malattie gravi dell’intestino, specie quelle pediatriche che colpiscono i prematuri ma non solo, potrebbe arrivare un intestino di ricambio per il paziente: medici dell’ospedale pediatrico di Los Angeles hanno dimostrato la possibilità di ricreare in provetta l’intestino usando cellule staminali presenti nel tubo intestinale di ciascuno di noi. Il traguardo è stato reso noto sull’American Journal of Physiology: GI & Liver.

L’intestino tenue bio-ingegnerizzato, denominato Tesi (Tissue-engineered small intestine) è assimilabile per struttura e funzionalità all’intestino vero: l’organo, infatti, è stato in grado di assorbire gli zuccheri. Il risultato degli scienziati Usa, descritto sull’American journal of physiology, rappresenta un passo avanti fondamentale nel campo della medicina rigenerativa.

L’organo è stato creato da cellule staminali contenute nell’intestino umano e rappresenta un trattamento promettente per la sindrome dell’intestino corto, una delle principali cause di insufficienza intestinale, in particolare nei bambini prematuri e nei neonati con difetti congeniti.

Fino a questo momento l’unica via d’uscita per i pazienti che presentano queste gravi patologie è quella di farsi asportare l’intestino malato e sostituirlo con un trapianto. Questo significa che i pazienti devono aspettare un donatore, si tratta di una lunga e lenta attesa.

Abbiamo dimostrato che possiamo coltivare un piccolo intestino tenue che ha dimostrato di essere completamente funzionale e che si sviluppa dalle cellule umane. Una pietra miliare nel nostro cammino verso la possibilità di aiutare, un giorno, i pazienti con insufficienza intestinale”, dicono gli studiosi.

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