Staminali: Il ringiovanimento muscolare appare ora possibile!

Diventa evidente a molti uomini una volta che hanno varcato la soglia dei 30 anni che è molto più difficile costruire della massa muscolare di quanto non lo fosse a 20 anni. Questo perché, con l’avanzare dell’età, le cellule staminali del muscolo diventano meno capaci di riparare lesioni e generare nuove fibre muscolari.

Ora un rapporto su Nature Medicine evidenzia alcuni risultati interessanti che arrivano dalla microbiologa e immunologa di Stanford Helen Blau, la quale suggerisce che potrebbe essere possibile ravvivare una popolazione di cellule staminali anziani attraverso una combinazione di segnali biofisici e biochimici.

La Blau ed i suoi colleghi ricercatori hanno identificato per la prima volta un processo attraverso il quale le popolazioni di cellule staminali muscolari “un po’ avanti con l’età” possono essere ringiovanite e funzionare come le cellule più giovani. “I nostri risultati hanno identificato un difetto intrinseco alle vecchie cellule staminali del muscolo”, ci svela Blau. “La cosa che è più interessante è che abbiamo anche scoperto un modo per superare tale difetto. Come risultato, abbiamo un nuovo obiettivo terapeutico che potrebbe un giorno essere usato per aiutare i pazienti anziani a riparare i danni dei propri muscoli“.

La Blau, che dirige la Baxter Laboratory di Stanford per la biologia delle cellule staminali, ha scoperto che la crescita delle cellule staminali muscolari in topi di laboratorio anziani – un topo di 24 mesi è quasi equivalente a un 80enne – in una matrice specializzata chiamato idrogel, accoppiato con un trattamento farmacologico per bloccare un percorso inibitorio, ha causato alle cellule di dividersi rapidamente. Quando sono stati reimpiantati in topi anziani con un infortunio muscolare, le cellule così coltivate si sono messe subito al lavoro.

Siamo stati in grado di dimostrare che il trapianto di cellule staminali muscolari trattati con il nostro metodo ha riparato i danni e ripristinato la forza dei muscoli feriti almeno nei topi“, ha continuato la Blau. “Due mesi dopo il trapianto, questi muscoli hanno mostrato la forza equivalente a muscoli giovani e illesi. Questo è stato il risultato più incoraggiante di tutti“.

I ricercatori hanno in programma di continuare la loro ricerca per sapere se questa tecnica potrebbe essere utilizzata negli esseri umani. “Se riuscissimo a isolare le cellule staminali da una persona anziana, esporli in coltura alle condizioni adatte per ringiovanirli e infine ritrasferirli di nuovo nel sito di lesione muscolare, potremmo essere in grado di utilizzare le medesime cellule della persona onde favorire una rapida ripresa da un trauma o per evitare l’atrofia muscolare localizzata e la debolezza che causa le ossa rotte. Questo fatto apre una nuova strada per riuscire a migliorare la riparazione dei muscoli specifici negli anziani, soprattutto dopo un infortunio” ha concluso la Blau!

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