Staminali: La proteina SIRT1 e la sua importanza

Una proteina può essere la chiave per mantenere la salute delle cellule staminali del sangue invecchiate, in base al lavoro dei ricercatori della Scuola di Medicina di Icahn al Monte Sinai recentemente pubblicato on-line dalla rivista Stem Cell Reports.

Gli umani adulti tengono delle riserve di cellule staminali a ‘portata di mano’ in tessuti importanti, compreso il sangue. Queste cellule staminali possono diventare cellule di ricambio per quelli persi a causa dell’usura. Ma con l’età le cellule staminali del sangue perdono la loro capacità di rigenerarsi, contribuendo potenzialmente a condizioni come l’anemia e al rischio di tumori come quello della leucemia mieloide acuta.

Il nuovo studio di Mount Sinai rivela come la perdita di una proteina chiamata sirtuin1 (SIRT1) influisce sulla capacità delle cellule staminali del sangue di rigenerarsi normalmente, almeno nei modelli murini di malattie umane. Questo studio ha dimostrato che le giovani cellule staminali del sangue cui manca la SIRT1 si comportano come quelli vecchi. Con l’uso di modelli avanzati di topo, il team di ricerca ha scoperto che le cellule staminali del sangue senza l’adeguata proteina SIRT1 somigliano alle cellule staminali vecchie e difettose, il che si ritiene essere legato allo sviluppo di tumori maligni.

Ora il passo successivo per il team, è quello di indagare se aumentando i livelli di SIRT1 nelle cellule staminali del sangue li possa protegge dall’invecchiamento. I ricercatori hanno anche in programma di esaminare se la terapia con SIRT1 potrebbe curare le malattie legate alle difettose cellule staminali del sangue.

Essi ritengono anche che la SIRT1 potrebbe essere importante per il mantenimento della salute di altri tipi di cellule staminali nel corpo.

Identificare i regolatori di invecchiamento di cellule staminali è di grande importanza per la salute pubblica a causa del loro potenziale potere nel promuovere un invecchiamento sano e fornire strumenti per combattere le malattie dell’invecchiamento” afferma il Dott. Ghaffari.

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