Staminali: Nuovo metodo per trattare la leucemia!

I ricercatori hanno annunciato una “svolta” per il trattamento della leucemia e di altri tipi di tumore del sangue che consiste nell’uso di sangue del cordone ombelicale per la produzione di cellule staminali.

Patrick Stiff, principale autore dello studio e direttore del Loyola’s Cardinal Bernardin Cancer Center, ha presentato i risultati al meeting annuale dell’American Society of Hematology 2013; spiegando l’innovativo trattamento “salvavita”.

Il team di scienziati coinvolti pensava di poter crescere le cellule staminali in laboratorio prima del loro trapianto nel midollo osseo di pazienti con vari tipi di tumori del sangue.

Ciò significa che i pazienti con cancro che non rispondono alla chemioterapia non devono più aspettare per un “adeguato” donatore di sangue midollare. Trovare una corrispondenza si avvera al meno del 50 per cento dei casi. Ma il sangue cordonale può essere donato facilmente, richiede meno di un grammo di sangue dai neonati, può essere immagazzinato in una banca del sangue e non richiede una corrispondenza perfetta, spiegano i ricercatori.

La “svolta” di cui abbiamo parlato prima deriva dalla capacità di produrre cellule staminali in un ambiente di laboratorio.

I ricercatori di questo studio hanno lavorato sulla tecnologia StemEx che cresce cellule staminali in un laboratorio esterno e produce 14 volte il numero di tali cellule dopo 21 giorni.

Il passo successivo è stato quello di usare tali trapianti in 101 pazienti affetti da leucemia in tutti gli Stati Uniti, in Europa e in Israele presso 25 centri specializzati. Per un confronto, i ricercatori hanno usato pazienti trattati con una dose doppia di cellule del sangue del cordone ombelicale.

Dopo 100 giorni, la sopravvivenza tra i membri del gruppo StemEx era 84,2 per cento contro il solo 74,6 per cento nel gruppo di controllo. I pazienti trattati con il metodo StemEx hanno avuto anche un più rapido sviluppo delle cellule del sangue insufficienti il che si traduce in un minor rischio d’infezioni, emorragie e di altre gravi complicazioni che possono verificarsi da tumori del sangue.

Il trattamento è per ora disponibile solo attraverso studi clinici e non è ancora approvato dalla FDA. Speriamo che questi risultati portino a una rapida implementazione del metodo.

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