Suture integrate con cellule staminali per riparare il tendine d’Achille!

Dei ricercatori a Los Angeles hanno scoperto che delle suture integrate con delle cellule staminali hanno portato a una più veloce e più forte guarigione da lesione del tendine d’Achille in confronto alle suture tradizionali, secondo un nuovo studio pubblicato nel numero di marzo 2014 di Foot & Ankle International.

Le lesioni del tendine di Achille sono comuni per atleti professionisti, collegiali e ricreativi. Queste lesioni sono spesso trattate chirurgicamente onde riuscire a ricollegare o riparare il tendine se è stato completamente o parzialmente strappato. I pazienti devono tenere la gamba immobilizzata per un po’ dopo l’intervento chirurgico prima di iniziare la loro riabilitazione. Gli atleti possono tornare alle loro attività prima, ma rischiare una successiva lesione se il tendine non è guarito completamente.

I dottori e ricercatori dell’Union Memorial Hospital di Baltimora, nel Maryland, che hanno condotto lo studio, hanno confrontato la chirurgia tradizionale, la chirurgia con le cellule staminali iniettate nella zona ferita, e la chirurgia con suture speciali integrate con cellule staminali. I risultati hanno mostrato che il gruppo che riceve le suture con le cellule staminali è guarito meglio.

La notizia entusiasmante da questo lavoro precoce è che le cellule staminali che alloggiano nel tendine, promuovono la guarigione fin da subito, durante un periodo in cui i pazienti non sono in grado di iniziare l’aggressiva riabilitazione. Quando le persone non possono usare pienamente le proprie gambe, il rischio che si corre è che sono in grado di sviluppare delle atrofie, che possono avere un impatto su quanto sarà forte e funzionale il tendine e il muscolo annesso dopo che sono stati riattaccati“, ci spiega il dottor Schon. “Non solo le cellule staminali favoriscono una migliore guarigione a livello cellulare ma abbiamo nottato che la forza dei tendini era anche più forte quattro settimane dopo l’intervento chirurgico che negli altri elementi nel nostro studio“, ha concluso Schon.

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