Staminali: Considerazioni sull’etica della ricerca!

Un ex direttore medico presso il Nature Publishing Group ha richiesto una discussione più ampia sull’etica, la trasparenza e le potenziali implicazioni di frode nel campo della ricerca. La richiesta ci giunge dal dottor Steven Bradshaw e segue la notizia della scienziata – dietro una recente scoperta rivoluzionaria sulle cellule staminali svolta in Giappone – che è stata giudicata colpevole di cattiva condotta, all’inizio di questo mese.

La dottoressa Haruko Obokata è stata sotto inchiesta dopo che due dei suoi studi – dove lei indicava un modo semplice per generare le cellule staminali – sono stati pubblicati sulla famosa rivista Nature. Delle serie preoccupazioni sono state sollevate dopo che gli altri ricercatori non sono stati in grado di riprodurre i risultati dell’Istituto Riken in cui è stato effettuato il lavoro.

Dopodiché sono state segnalate anche un certo numero di discrepanze nel lavoro della dottoressa Obokata, che vanno da errori accidentali a possibile plagio e immagini che sembrano essere manipolate.

Il dottor Bradshaw ha detto a riguardo: “Le preoccupazioni attuali dovrebbero, ovviamente, essere utilizzati per inquadrare una discussione più ampia sull’etica, la trasparenza e le potenziali implicazioni di frode nel campo della ricerca”.

“La ricerca è un campo molto competitivo, e ci sarà sempre del sospetto quando ci saranno delle nuove scoperte rivoluzionarie”.

C’è una particolare pressione sui ricercatori di pubblicare attivamente altrimenti non ottengono i necessari finanziamenti. Tuttavia, ci deve essere enfasi sulla qualità piuttosto che sulla quantità e più supporto per quegli autori la cui lingua madre non è l’inglese. Ci sono molti brillanti ricercatori che non possono comunicare prontamente le loro scoperte perché l’inglese non è la loro prima lingua, e spesso si affidano a traduttori, scrittori medici ed editori per sviluppare un solo articolo, e tutto questo richiede del tempo altrimenti prezioso” ha concluso Bradshaw.

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